La Primavera di Botticelli

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Thursday, April 17, 2014

Terraferma (2011) di Emanuele Crialese


a)     Prima di guardare: rispondi alle domande con un/a compagno/a.
  1. Quali film/telefilm/programmi televisivi/libri/canzoni conosci che parlano di migranti e dei loro problemi?
  2. Quali film/telefilm/programmi televisivi/libri/canzoni conosci che parlano di persone generose che si sono sacrificate per aiutare gli altri?
  3. Basandoti sul titolo, di cosa immagini parli il film?
  4. Quali pensi siano i problemi che i migranti illegali devono affrontare in un nuovo paese? Perché?
  5. Quali pensi siano i motivi che spingono una persona a migrare? Perché?
b)     Prima di guardare: leggi la trama del film e scrivi due domande da fare ai compagni con risposte a scelta multipla. I compagni devono scegliere la risposta corretta.

Informazioni generali. Terraferma è un film del 2011 diretto da Emanuele Crialese.
Il film è una co-produzione italo-francese con il supporto del Ministero per i Beni e le Attività Culturali e della Sicilia Film Commission[1]. È stato presentato in concorso alla68ª Mostra internazionale d'arte cinematografica di Venezia, dove ha ricevuto il Premio speciale della giuria.
Ha ricevuto tre candidature ai David di Donatello 2012.
Trama
La storia comincia sul mar Mediterraneo. Ernesto e Filippo, due pescatori di un'isola siciliana, stanno pescando quando improvvisamente i resti di una barca distrutta arrivano vicino alla loro moto pesca e la rompono. Le scene cambiano e ci troviamo al funerale di Pietro, il figlio di Ernesto, che era scomparso nel mare tre anni prima. Naturalmente ha luogo sul molo dell'isola. Giulietta, rimasta vedova di Pietro, è insoddisfatta delle condizioni di vita e vuole traslocare sulla terraferma con suo figlio Filippo per cercare una vita e un lavoro migliore. Filippo non condivide questo desiderio. Nino, l’altro figlio di Ernesto, ha lasciato la pesca e adesso vive di turismo. Guadagna bene e si può permettere tante cose. Compra un motorino e lo regala a Filippo, ma è subito distrutto degli invidiosi giovani del villaggio. I turisti Maura, Stefano e Marco arrivano col traghetto e affittano la casa di Filippo e Giulietta che vanno ad abitare in garage, che è relativamente ben attrezzato. Nel frattempo la barca è di nuovo pronta per partire. Un giorno Ernesto e Filippo incontrano una zattera strapiena di migranti africani. Chiamano la Guardia costiera che li avvisa di restare nelle vicinanze della zattera ma di non prendere nessuno a bordo. Ernesto, in ossequio alla legge del mare, raccoglie alcuni migranti che stanno nuotando verso la barca. Quando sbarcano la maggioranza delle persone salvate può lasciare la barca grazie alla protezione della notte. Una donna incinta e suo figlio vengono portati da Ernesto nella propria casa. Nella stessa notte mette al mondo un bambino. Ernesto è compassionevole e offre alla donna di restarne da loro per alcuni giorni. Il giorno dopo la polizia inizia la ricerca dei rifugiati e confisca la barca di Ernesto perché senza la licenza per il trasporto di turisti, mentre stanno per partire per un giro in barca, ma non trova i rifugiati nella casa. Giulietta vuole che Sara e i suoi bambini partano, ma Ernesto li protegge e li tiene in casa. Col tempo anche in Giulietta cresce la simpatia per Sara, che come lei desidera niente di più che il marito e una vita migliore. Sara rivela che ha iniziato il suo viaggio dal corno d'Africa, è scesa sulla zattera in Libia e sta adesso cercando d'arrivare a Torino, dove suo marito lavora.
Una sera Filippo porta Maura al porto di Linosa, dove ruba una piccola barca, e poi si dirigono in mare per fare una nuotata. Quando accende la lampada ad un lato della barca per illuminare l'acqua per Maura che si tuffa in mare, vede che nuovamente un gruppo di migranti africani si sta avvicinando all'imbarcazione. Maura torna a bordo e Filippo è costretto a difendersi contro tutti i migranti che tentano di salire a bordo. Accende il motore dell'imbarcazione e parte. Ernesto ha l'idea di trasportare Sara e i suoi figli sulla terraferma in macchina. Ma tutti i veicoli che vogliono salire sul traghetto sono controllati dalla Polizia, allora non vede altra possibilità che tornare indietro. Filippo che ha visto i rifugiati quasi morti di sete, sente il gran peso della coscienza. Decide di rubare il furgone di Ernesto e va al porto per prendere la barca che era stata sequestrata a suo nonno per salvare Sara e i bambini. Il film finisce con una lunga scena in cui la barca scompare nel buio della notte, pronta ad arrivare alla terraferma per salvare Sara.

1.
a.
b.
c.

2.
a.
b.
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c)     Dopo aver guardato: intervista un compagno/a.

  1. Ti piacerebbe vedere il film? Perché?
  2. Quali pensi sia il genere del film? Perché?
  3. Cosa ti sembra interessante di questo film?
  4. Immagina una fine alternativa del film.
  5. Da dove arrivano i migranti nel tuo paese? Quali sono i problemi che devono affrontare?
  6. Devi scrivere un film che abbia come protagonisti dei migranti Scegli uno o più generi (comico, drammatico, dell’orrore, d’azione, giallo, di fantascienza, western, ecc.) Immagina la storia e i personaggi. Pensa anche a scegliere attori per il tuo film.

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